In Italia ogni giorno vengono buttati circa 1.300.000 kg di pane che comportano l'emissione di circa 355.875 tonnellate di CO2 equivalente all'anno. Le stesse emissioni prodotte da un'auto di media cilindrata alimentata a benzina per percorrere la circonferenza della Terra per ben 67.000 volte. Sono numerosissimi, anche nella tradizione, i piatti nati per recuperare gli alimenti non più freschissimi, ma ancora perfetti per poter essere consumati. Avevate mai pensato di realizzare un dolce per la prima colazione utilizzando del pane raffermo?
Quante volte vi siete trovati ad aprire la dispensa ed interrogarvi sul destino dei vari pezzetti di pane acquistato qualche giorno prima? Gettarli è un vero peccato, ma nessuno in casa vuole più mangiarli, prediligendo il pane fresco. In molti rinunciano a comprare pane, proprio per evitare sprechi.
Difficile dargli torto: a livello globale, ogni anno, 1/3 del cibo viene perduto. Per il progetto SaveHumansThursday abbiamo parlato dei numeri dello spreco in questo articolo.
Secondo i dati dell'Osservatorio Waste Watcher (2016) finiscono in pattumiera il 68% delle confezioni già aperte di verdura, il 31 % della frutta, il 30% dell'insalata e il 17% del pane. Ogni famiglia butta 600 g di cibo al giorno, per un valore di 7 euro, ovvero 2500 euro l'anno (il più delle volte per non aver calcolato correttamente ciò che era necessario acquistare). L'UE getta 90 milioni di tonnellate di cibo e in Italia lo spreco domestico vale 8,4 miliardi di euro l'anno (il 35% dei quali dovuti a sprechi nella distribuzione, nelle case e nella ristorazione).
Inoltre lo spreco contribuisce al riscaldamento globale. Per produrre e distribuire questi alimenti, infatti, vengono emessi - inutilmente - gas serra.
Il pane è ritenuto un alimento a basso impatto ambientale. La Carbon Footprint di 1 kg pane, ovvero la quantità dei diversi gas serra emessi lungo l'intera filiera produttiva dal campo alla tavola, è di circa 750 g di CO2 equivalente. In Italia ogni giorno vengono buttati circa 1.300.000 kg di pane, pari a 475.500.00 kg l'anno, che comportano l'emissione di circa 355.875 tonnellate di CO2 equivalente all'anno. Le stesse emissioni prodotte da un'auto di media cilindrata alimentata a benzina per percorrere la circonferenza della Terra per ben 67.000 volte. Emissioni inutili, lo ripeto, poiché non vengono utilizzate per nutrire nessuno.
E' necessario nei prossimi 20 anni ridurre del 40% le emissioni di gas serra pro-capite. Un buon punto di partenza per questo ambizioso, quanto necessario, obbiettivo potrebbe essere la gestione della dispensa.
Sono numerosissimi i piatti, soprattutto tradizionali, nati per recuperare gli alimenti non più freschissimi, ma ancora perfetti per poter essere consumati.
Avevate mai pensato di realizzare un dolce per la prima colazione utilizzando del pane raffermo?
Ecco la ricetta che ho utilizzato per preparare questo ottimo dolce:
- 300 g di pane raffermo (nel mio caso integrale);
- 500 - 600 ml di latte di mandorla senza zuccheri aggiunti, dipende dal pane (ma è possibile utilizzare anche altre bevande vegetali o latte vaccino);
- 3 cucchiai di miele (nel mio caso millefiori);
- 1 uovo di galline ruspanti;
- 2 cucchiai di cacao amaro in polvere;
- scorza grattugiata di 1 limone non trattato;
- 1 cucchiaio di rum;
- un pugno di mandorle dolci tritate (andranno benissimo anche nocciole, pinoli, pistacchi o anacardi).
Per la glassa di cioccolato:
- 100 g di cioccolato fondente all'85 o al 90%
- 50 ml di latte di mandorla senza zuccheri aggiunti
- cocco rapè per guarnire.
Ammorbidire il pane raffermo nel latte di mandorla intiepidito e successivamente sbriciolarlo. Io ho utilizzato il mixer. Successivamente aggiungere gli altri ingredienti mescolando fino ad ottenere un impasto omogeneo e asciutto. Versare l'impasto in uno stampo imburrato e cuocere in forno per 40 - 50 minuti a 180 °C. Mentre la torta si raffredda preparare la glassa sciogliendo a bagnomaria il cioccolato nel latte, usatela poi per farcire il dolce. Infine guarnire con cocco rapè.
Il risultato è un dolce a basso impatto glicemico, ricco di fibra (se il pane è integrale), zinco, selenio e polifenoli. Povero di zuccheri semplici. Secondo recenti studi un consumo di 2 quadratini di cioccolato fondente al giorno ha un effetto positivo sulla pressione, contribuisce a regolare i livelli di colesterolo nel sangue e migliora l'elasticità dei vasi. Tali vantaggi sembrano dovuti all'azione sinergica di quercetina, catechine, procianidine e teobromina, un alcaloide che deriva dalla caffeina.
Il risultato è un dolce a basso impatto glicemico, ricco di fibra (se il pane è integrale), zinco, selenio e polifenoli. Povero di zuccheri semplici. Secondo recenti studi un consumo di 2 quadratini di cioccolato fondente al giorno ha un effetto positivo sulla pressione, contribuisce a regolare i livelli di colesterolo nel sangue e migliora l'elasticità dei vasi. Tali vantaggi sembrano dovuti all'azione sinergica di quercetina, catechine, procianidine e teobromina, un alcaloide che deriva dalla caffeina.
Se volete saperne di più su #SaveHumansThursday, un progetto creato da me e dalla collega e amica dott.ssa Livia Galletti, troverete tutte le informazioni qui.
Seguite gli aggiornamenti sulle nostre pagine Facebook dott.ssa Francesca De Filippis e dott.ssa Livia Galletti.Vi aspettiamo giovedì prossimo!
Seguite gli aggiornamenti sulle nostre pagine Facebook dott.ssa Francesca De Filippis e dott.ssa Livia Galletti.Vi aspettiamo giovedì prossimo!
Bibliografia
- Moresi M - Il Carbon Footprint del pane - http://www.georgofili.it/uploaded/1635.pdf
- Per le emissioni di CO2 delle auto https://www.quattroruote.it/news/eco_news/2010/01/15/consumi_ed_emissioni_per_capirne_di_pi%C3%B9.html
- FAO - Food Wastage Footprint, Impacts on Natural Resources - 2013, available at: http://www.fao.org/docrep/018/i3347e/i3347e.pdf
- Segrè A - LAST MINUTE MARKET - 2010, Pendragon ed.
- Global Footprint Network – GFN: www.footprintnetwork.org
- Nielsen PH, Nielsen AM, Weidema BP, Dalgaard R, Halberg N - LCA food data base - 2003; available on-line at http://www.lcafood.dk
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